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Razionale del corso
Razionale del corso
L'insonnia è il disturbo del sonno più frequente: in Italia ed interessa circa 1 adulto su 4.
Quattro milioni di persone convivono inoltre con la forma cronica dell'insonnia, che ha un impatto anche sul funzionamento diurno, con conseguenze in termini lavorativi, sociali e relazionali.

L'insonnia cronica può pertanto essere definita una “patologia delle 24 ore”. Il trattamento ideale per l'insonnia cronica dovrebbe non solo migliorare la quantità e la qualità del sonno ma anche il funzionamento diurno. Il trattamento ideale dovrebbe inoltre avere un buon profilo di tollerabilità e sicurezza, non dare insonnia da rimbalzo, assuefazione, dipendenza o abuso.

È stato recentemente approvato in Europa il primo doppio antagonista del recettore dell'orexina (DORA), che si è dimostrato efficace nel miglioramento dell'insorgenza e del mantenimento del sonno e nel miglioramento della funzionalità diurna, mantenendo un buon profilo di sicurezza. Esistono due forme di neuropeptidi dell'orexina: piccole proteine molecolari usate dalle cellule nervose (neuroni) per comunicare tra loro nel cervello – orexina A e orexina B.
Orexin promuove la veglia attraverso i suoi recettori OX1R e OX2R. Insieme, questi neuropeptidi e recettori costituiscono il sistema dell'orexina. Il sistema dell'orexina stimola i neuroni mirati nel sistema scia, portando al rilascio di diverse sostanze chimiche (serotonina, istamina, acetilcolina, noradrenalina) per favorire la veglia. In condizioni normali i livelli di orexina aumentano durante il giorno quando viene promossa la veglia e poi diminuiscono di notte. L'iperattività del sistema di veglia è un importante fattore di insonnia.

Diversi studi hanno dimostrato che i processi di ipereccitazione giocano un ruolo chiave nella patologia dell'insonnia cronica. Il disturbo da insonnia è il risultato di un'ipereccitazione cerebrale continua che richiede una gestione sostenuta con la terapia adatta per l'uso quotidiano per vari mesi. Daridorexant riduce la frequenza dell'ipereccitazione notturna per migliorare il sonno (inizio e mantenimento) senza effetti residui il mattino successivo nei pazienti con insonnia e quindi migliorare il funzionamento diurno. Anzichè indurre il sonno attraverso un'ampia inibizione dell'attività cerebrale, Daridorexant blocca solo l'attivazione dei recettori dell'orexina: di conseguenza, diminuisce la veglia, consentendo il sonno senza alterarne la proporzione delle fasi.

Grazie al coinvolgimento di relatori con esperienza scientifica di alto livello, gli obbiettivi dell'evento sono molteplici: informare la comunità scientifica e migliorare l'approccio alla gestione dell'insonnia cronica, condividere esperienze e creare una rete di condivisione tra esperti e specialisti.

Responsabile scientifico
Prof. Giuseppe Bruno, Prof. Alessandro Cicolin, Dott.ssa Biancamaria Guarnieri

Board scientifico
Prof. Giuseppe Bruno, Prof. Alessandro Cicolin, Dott.ssa Biancamaria Guarnieri, Prof. Claudio Liguori

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